Il podcast di History Facts
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Il 16 febbraio 2019 pubblicavo sulla mia bacheca Facebook un breve resoconto relativo a un corso sperimentale di scacchi organizzato in una scuola di Los Angeles e interamente erogato in modalità digitale attraverso i tablet che erano stati messi a disposizione da Chess.com.

All’epoca scrissi anche che un simile progetto sarebbe stato in Italia:
“Utopistico considerando che le infrastrutture scolastiche non dispongono di porte, figurarsi di Tablet da consegnare ai bambini per fare attività didattica.”
Un preludio alla rivoluzione digitale degli scacchi
Eppure quello era l’inizio della rivoluzione digitale degli scacchi e nessuno se ne era reso conto.
La rivoluzione digitale degli scacchi sarebbe infatti esplosa, ironia della sorte, esattamente un anno dopo con lo scoppio della pandemia di Covid-19.
In breve tempo tutti i corsi di scacchi si sono digitalizzati, le scuole hanno provveduto a consegnare alle proprie studentesse e ai propri studenti in difficoltà: tablet, computer e connessione a internet per poter seguire le lezioni scolastiche e le varie attività a distanza.
Quel progetto di digitalizzazione che avevo definito “utopico” si era improvvisamente materializzato e aveva portato il gioco degli scacchi in un nuovo mondo.
Nuove opportunità per gli scacchi grazie alla rivoluzione digitale
La rivoluzione digitale degli scacchi ha permesso al millenario sport della mente di uscire dal proprio guscio e di mostrarsi al grande pubblico nelle vesti di un pioniere di un nuovo percorso videoludico competitivo, imponendosi nella scena e portando con se tutti i vantaggi di essere, a differenza degli altri, anche uno sport ben strutturato.
Come tutte le rivoluzioni, dopo uno slancio iniziale dettato dagli eventi storici, anche quella relativa alla digitalizzazione degli scacchi sta rallentando ma questo non significa che stia scomparendo.
La rivoluzione ha fatto entrare gli scacchi in un nuovo mondo, quello digitale, da cui non sarà più possibile uscire e che saprà regalare degli importanti vantaggi.
Il ritorno alla scacchiera non ha dunque fermato il motore rivoluzionario della digitalizzazione scacchistica che anzi ha permesso un aumento vertiginoso dell’utenza e della popolarità di un gioco che finalmente ha avuto modo di rivendicare alla storia la propria valenza educativa, sociale e aggregativa anche in un momento così difficile e divisivo come quello pandemico.
Rivoluzione digitale degli scacchi, popolarità e fama

Oggi le scacchiste e gli scacchisti sono considerati delle star, ci sono streamer, uomini e donne, seguiti quotidianamente da migliaia di spettatori, vengono organizzati tornei ed eventi internazionali con i migliori giocatori e le migliori giocatrici al mondo e con centinaia di migliaia di euro di montepremi, senza alcuna spesa da sostenere per i giocatori e le giocatrici.
La FIDE ha organizzato due edizioni delle Olimpiadi Online, ha spinto affinchè il gioco “hybrid” prendesse piede e coniugasse il gioco dal vivo a quello da remoto attraverso una curiosa alterazione storica.
Così come più recentemente è stato organizzato il primo campionato del mondo per carcerati online che ha suscitato un grandissimo interesse nell’opinione pubblica e nella stampa.

L’Italia ha ospitato per la prima volta nella storia la Mitropa Hybrid Cup all’interno della QLASH House connettendo il mondo degli esport a quello degli scacchi e che ha visto il trionfo di entrambe le rappresentative azzurre sia nel torneo assoluto che in quello femminile.
Tutto questo è stato merito della rivoluzione digitale degli scacchi e se oggi quest’ultimi sono diventati uno degli sport virtuali e della mente più giocati al mondo il merito è certamente della spinta rivoluzionaria dettata dalla digitalizzazione.
Quale futuro per gli e-chess?

Sarà interessante capire come in futuro si proverà a sfruttare in ambito locale tutta questa popolarità e quali saranno le strategie nazionali nell’ottica di una crescita del proprio bacino d’utenza attraverso le nuove tecnologie.
Molto probabilmente si apriranno due strade che si dovranno articolare in maniera parallela e che consentiranno agli e-chess e agli scacchi dal vivo di viaggiare e prosperare insieme.
Un percorso che potrebbe condurre il gioco degli scacchi verso le Olimpiadi di Los Angeles 2028.