Il podcast di History Facts
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Il 9 agosto 1945 alle ore 11:02 l’aviazione alleata sganciò su Nagasaki la bomba atomica “Fat Man”.
Lo scoppio provocò una gigantesca onda d’urto capace di polverizzare qualunque cosa nell’arco di 1 km dall’epicentro.
Morirono all’istante 40,000 cittadini giapponesi.
Altri 40,000 morirono nei giorni e negli anni successivi a causa dei danni provocati dalle radiazioni.
Nagasaki anzichè Kokura per via del maltempo
Nell’arco di 15 km dall’epicentro l’aria divenne rarefatta, il cielo si oscurò, le acque iniziarono a ribollire, scoppiarono incendi in ogni dove e le case crollarono come tessere del domino.
Nagasaki fu colpita dal bombardamento atomico tre giorni più tardi rispetto a Hiroshima.
Questo ritardo fu dovuto a una scelta strategica, in quanto l’obiettivo iniziale della città di Kokura venne abbandonato a causa delle condizioni meteorologiche avverse e dunque si ripiegò su Nagasaki.
Una bomba atomica realmente necessaria?
La “Fat Man” esplose nel quartiere industriale di Urakami sede di fabbriche di munizioni, edifici pubblici, scuole e numerose abitazioni civili.
Per anni si è discusso se questo bombardamento fosse realmente necessario.
La storia ancora non ha avuto modo di dare una risposta.
È importante ricordare, però, affinché certi abomini non si ripetano mai più.
“L’uomo ha inventato la bomba atomica, ma nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi.”
Albert Einstein
Bibliografia e fonti
- Armocida, P., & Salassa, A. G. (2012). Storia Link – volume 3. Milano-Torino: Pearson-Italia.
- Barbero, A. (2014). Come scoppiano le guerre? La seconda guerra mondiale. Sarzana: Festival della Mente.
- Biagi, E. (1980). La seconda guerra mondiale. Milano: Gruppo editoriale Fabbri.
- Mosse, L. G. (2015). Le origini culturali del terzo Reich. Milano: Il Saggiatore S.R.L.
- Mosse, L. G. (2019). Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti. Roma-Bari: LaTerza figli & SPA.
- Foto prese dal web.