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Il giornalista e scrittore svizzero Fernand Gigon scrisse un articolo denominato “Le patriote illustré“, pubblicato il 12 gennaio 1958 e dedicato alla vita di un certo Enemon Kawaguchi, presunto sopravvissuto a entrambi i disastri atomici di Hiroshima e Nagasaki.
In Italia la storia di Enemon Kawaguchi fu ripresa anche da Arrigo Petacco nella sua enciclopedia a fascicoli denominata “La seconda guerra mondiale” ed edita da Curcio negli anni ’70.
Recentemente nel 2016 anche la Rai nel programma Ulisse ha parlato della storia di Enemon Kawaguchi attraverso le parole di Alberto Angela.
L’incredibile storia di Enemon Kawaguchi

Secondo le poche fonti disponibili Enemon Kawaguchi fu un operaio delle officine Mistubishi a Hiroshima che fu investito dal primo evento atomico avvenuto il 6 agosto 1945.
Al risveglio, nonostante le ferite riportate, Kawaguchi riuscì a fuggire mentre tutto intorno si estendeva all’orizzonte solo una distesa di distruzione e fiamme.
Kawaguchi raggiunse dunque il fiume e si gettò in acqua dove rimase per sei lunghe ore, dopodichè, stremato ritornò a riva e si diresse verso la stazione di Hiroshima dove fu soccorso, curato e fu trasferito in treno in una città vicina come molti altri sopravvissuti, bisogna considera che la distanza tra Hiroshima e Nagasaki è di circa 430 km.
Kawaguchi venne dunque portato a Nagasaki il giorno dello sgancio della seconda bomba atomica, il 9 agosto 1945.
Udito il rombo dei bombardieri americani, Kawaguchi si gettò in un canale al lato della strada poco prima dello scoppio dell’ordigno nucleare riuscendo a sopravvivere una seconda volta all’esplosione atomica.
Nel 1957, secondo questa incredibile storia, il corpo di Enemon Kawaguchi si riempì di macchie e morì di cancro allo stomaco e venne schedato con il numero 163641 in un letto di ospedale lasciando al mondo questa sua incredibile storia.
Enemon Kawaguchi o Tsutomu Yamaguchi? Un falso storico
La storia di Enemon Kawaguchi rappresenta un perfetto falso storico.
Una mistificazione della realtà che non ha alle spalle alcun fondamento storico e scientifico.
Andiamo ad analizzare passo per passo le incongruenze di questo incredibile racconto.
Per prima cosa bisogna evidenziare che la storia appena raccontata sembra straordinariamente simile a quella di Tsutomu Yamaguchi, l’unico vero superstite a due disastri nucleari realmente riconosciuto.
Anche lui operaio della Mitsubishi ma a Nagasaki e anche lui morì di cancro allo stomaco ma alla veneranda età di 93 anni cioè nel 2010.
Potrebbe essere molto probabile che nel corso della storia si sia cercato di romanzare la vicenda di Tsutomu Yamaguchi creando un personaggio totalmente inventato, appunto Enemon Kawaguchi, che ne richiamasse il nome e più o meno le vicende storiche effettivamente accadute.
Tsutomu Yamaguchi il 6 agosto del 1945 fu effettivamente a Hiroshima in quanto incaricato dalla Mitsubishi per un viaggio di lavoro.
Enemon Kawaguchi un racconto fantasioso

Il racconto di Enemon Kawaguchi invece inizia già con una semplice incongruenza, a Hiroshima non ci fu mai un impianto della Mitsubishi nel 1945, pertanto è assolutamente impossibile che quest’uomo si trovasse all’interno della presunta fabbrica al momento dello scoppio della prima bomba.
Inoltre Enemon Kawaguchi si racconta che per salvarsi si sarebbe gettato in acqua e sarebbe lì rimasto per oltre sei ore prima di riemergere stremato.
Anche questa parte del racconto è totalmente assurda e palesemente inventata. Innanzitutto Kawaguchi sarebbe morto bollito vivo a causa delle elevatissime temperature raggiunte dall’acqua dopo il fallout nucleare, ma soprattutto dai canali d’acqua si racconta che si alzarono delle enormi onde anomale provocate dai venti nucleari a 250 km/h che spazzarono via ogni cosa.
Se fosse comunque riuscito a sopravvivere miracolosamente a tutto questo, Kawaguchi avrebbe dovuto affrontare la pioggia radioattiva nucleare che lo avrebbe completamente investito in pieno e ucciso.
Uscito dall’acqua si racconta che Kawaguchi fu soccorso nei pressi della ferrovia di Hiroshima e trasportato in treno a Nagasaki.
Questo è praticamente impossibile in quanto la stazione di Hiroshima fu completamente distrutta dalla bomba atomica e ricostruita successivamente.
L’arrivo a Nagasaki e la seconda bomba atomica
All’arrivo a Nagasaki Kawaguchi avrebbe sentito l’arrivo dei bombardieri americani e si sarebbe salvato nuovamente gettandosi in un canale, peccato che anche qui si sta parlando di una cosa inverosimile.
Innanzitutto sarebbe stato impossibile per Kawaguchi ascoltare il rombo dei bombardieri in quanto, racconta il vero sopravvissuto Yamaguchi, la prima esplosione della bomba atomica di Hiroshima gli avrebbe distrutto i timpani.
Sulla morte di Enemon Kawaguchi si potrebbe poi aprire un’altra ampia parentesi sottolineando l’incongruenza non solo del decesso, avvenuto per cancro allo stomaco esattamente come accaduto, quasi 50 anni più tardi, a Yamaguchi ma anche sul codice identificativo numero 163641 affidatogli dalla Commissione di inchiesta sulle stragi di Hiroshima e Nagasaki.
Peccato che non vi sia alcuna traccia di questo documento che avrebbe dovuto essere tra i più importanti mentre è presente un documento simile per Tsutomu Yamaguchi riconosciuto ufficialmente come l’unico “Hibakusha” al mondo a essere sopravvissuto a due bombardamenti atomici.
Enemon Kawaguchi, una storia completamente inventata

Insomma, la storia di Enemon Kawaguchi è totalmente inventata al fine di distorcere la realtà fornendo un racconto più simile a quello di un drammatico romanzo che di una reale verità storica.
Il Giappone ha riconosciuto circa 650,000 persone come Hibakusha e furono eretti a Hiroshima il memoriale della pace e a Nagasaki il parco della pace dove oggi si trovano le liste con tutti i nomi dei sopravvissuti a questa immane tragedia.
Bibliografia e fonti
- Biagi, E. (1980). La seconda guerra mondiale. Milano: Gruppo editoriale Fabbri.
- Relief for A-bomb victims, in The Japan Times, 15 agosto 2007. URL consultato il 2 ottobre 2007
- Man who survived two atom bombs dies, CNN, 8 gennaio 2010
- David McNeill, How I survived Hiroshima – and then Nagasaki, in The Independent, 26 marzo 2009.
- http://angologiallo.blogspot.com/2019/09/doppelganger-hiroshima-e-nagasaki.html
- Foto prese dal web.
Pure Alberto Angela adesso si mette a raccontare falsi storici.
Sì diciamo che probabilmente gli storici che gli hanno preparato i testi non hanno approfondito la fonte dalla quale hanno tratto il racconto.
Incrociando i dati e anche analizzando gli effetti che la bomba provocò sia su Hiroshima che su Nagasaki si sarebbe rapidamente compreso che questa storia fosse il frutto di un’invenzione.