Uno degli eventi biblici più significativi è legato alla Resurrezione di Lazzaro di Betania.
La resurrezione di Lazzaro nel Vangelo di Giovanni

Questo evento biblico che rappresenta uno dei tanti miracoli di Gesù raccontati nei vangeli è però descritto unicamente in quello di Giovanni.
I tre vangeli sinottici (Marco, Luca e Matteo) infatti non riportano questo avvenimento.
Dal punto di vista storico la resurrezione di Lazzaro non è accertata. Tuttavia è talmente tanto importante nella narrazione biblica che è impossibile che questo avvenimento sia stato frutto della fantasia di Giovanni.
L’evangelista infatti racconta con dovizia di particolari, perfettamente compatibili cronologicamente, l’avvenimento della resurrezione di Lazzaro.
L’arrivo di Gesù alla tomba di Lazzaro
Gesù infatti arriverà alla tomba di Lazzaro ben quattro giorni dopo la sua morte, tra l’altro annunciata dallo stesso Gesù ai discepoli in maniera diretta per sua bocca.
Betania era un villaggio all’epoca non molto distante da Gerusalemme e la presenza di Gesù provocò l’arrivo di una grande folla di persone davanti al sepolcro di Lazzaro.
Gesù fa risorgere Lazzaro di Betania

Gesù allora disse: “Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno.” (Giovanni 11,25-26)
Dopo aver fatto spostare la pietra davanti al sepolcro disse:”Lazzaro, vieni fuori!” (Giovanni 11,43)
A quel punto Lazzaro tutto bendato uscì dalla tomba con le sue gambe.
La resurrezione di Lazzaro porta il Sinedrio a condannare a morte Gesù

L’evento biblico della resurrezione è dunque di enorme impatto “mediatico“, i presenti infatti ben presto riferirono ai farisei e ai sommi sacerdoti del miracolo.
Il Sinedrio dunque proprio a causa della resurrezione di Lazzaro decise di condannare a morte Gesù.
“Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire.” (Giovanni 11,53)
Anche Lazzaro viene condannato a morte dal Sinedrio

Lazzaro inoltre sarà condannato a morte dallo stesso Sinedrio qualche giorno dopo.
“Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti.
I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.” (Giovanni 12, 9-11)
Dunque in realtà, a livello cronologico Lazzaro di Betania muore pochi giorni dopo la sua Resurrezione.
Gesù, Lazzaro e il vero volto di Giuda

Infine sei giorni prima della Pasqua ebraica Gesù e Lazzaro cenano assieme e questo rappresenta un momento importantissimo nel nuovo testamento poiché è lì che la Bibbia ci indica la vera natura di Giuda.
“Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: «Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?».
Questo egli disse non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura.
I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me” (Giovanni 12, 4-8)
“Giuda storico”: è andata davvero così?

Anche sulla figura di Giuda poi ci sarebbe da fare un approfondimento storico e argomentale, poiché tante appaiono le incongruenze circa il suo ruolo nella condanna a morte di Gesù.
Una persona che “tiene la cassa” di un profeta seguito da migliaia di persone poteva davvero vendersi per 30 denari? Cioè l’equivalente di 30€?
Inoltre, possibile che i soldati romani e i farisei che giungono al giardino dei Getsemani abbiano davvero avuto bisogno del “Bacio di Giuda” per identificare tra quella decina di discepoli proprio Gesù?
Caspita! Gesù di Nazareth! Inseguito dai soldati di Erode per tutto l’Egitto, colui che ha cacciato i mercanti dal tempio, colui che ha fatto risorgere Lazzaro.
Possibile che nessuno lo riconoscesse?
Possibile che i romani, farisei e sommi sacerdoti abbiano dovuto chiedere l’aiuto di Giuda per trovarlo e portarlo davanti a Pilato?
Tanti dubbi e ancora poche risposte

Tante sono le domande, domande che forse un giorno verranno risolte con la scoperta della fonte primaria dal quale prendono spunto i vangeli canonici e in particolar modo i sinottici.
Per ora tuttavia tante sono le domande e le interpretazioni religiose e storiche che ci regala il racconto del Gesù storico.