Prima di addentrarsi nel contesto storico legato alla figura di Gesù relativa all’Epifania è bene fare una doverosa premessa.
Le fonti di questo articolo sono tratte perlopiù da un’analisi dei testi sacri.
Pertanto è impossibile determinare storicamente la verità solo sulla base di testi “di parte”, cioè religiosi.
Così come è al momento impossibile determinare storicamente la figura del Gesù storico se non appunto attraverso ipotesi storiche.
Epifania: visita dei Magi a Gesù

L’evento liturgico cristiano dell’Epifania è tradizionalmente celebrato il 6 gennaio per la Chiesa Cattolica, cioè 12 giorni dopo il Natale per ricordare il momento della visita dei Magi a Gesù.
I Magi erano degli astrologi che seguendo la stella Cometa (presumibilmente la Cometa di Halley, ndr.) partirono da Oriente fino a raggiungere Gerusalemme e infine Betlemme.
I Magi non erano dei Re ma piuttosto dei Saggi.
La regalità dei Magi verrà loro donata solo successivamente e cioè in età medievale quando si iniziò a considerare la loro saggezza anche come regalità.
I Magi inoltre non erano tre, o meglio, i vangeli non lo specificano. Il fatto comunque che fossero nominati “pluralmente” indica comunque che fossero almeno due.
Storia dei Magi a Gerusalemme

Storicamente l’arrivo dei Magi a Gerusalemme è databile intorno al 7 A.C. anno in cui, secondo ciò che afferma Joseph Ratzinger nel suo libro “Infanzia di Gesù” di recentissima pubblicazione, si sarebbe verificata una congiunzione astrale tra Giove, Saturno e Marte nella costellazione dei Pesci, storicamente accertata.
I Magi, giunti a Gerusalemme, fecero visita a Erode il Grande che, secondo fonti storiche, è morto il 4 A.C., questo dovrebbe far quindi risalire cronologicamente la nascita di Gesù ad almeno il 6 o 7 A.C. in quanto Gesù scapperà in Egitto per almeno 2 anni insieme alla Sacra Famiglia.
I Magi incontrano Erode il Grande

L’incontro con Erode il Grande è ben descritto dal Vangelo di Matteo (2,1 – 12).
Gesù era nato in Betlemme di Giudea, all’epoca del re Erode. Dei magi d’Oriente arrivarono a Gerusalemme, dicendo: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo».
Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informò da loro dove il Cristo doveva nascere. Essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea; poiché così è stato scritto per mezzo del profeta.
Erode pertanto scopre dall’arrivo dei Magi della nascita di Gesù e ordina agli scribi e sacerdoti di trovarlo.
Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s’informò esattamente da loro del tempo in cui la stella era apparsa; e, mandandoli a Betlemme, disse loro: «Andate e chiedete informazioni precise sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, affinché anch’io vada ad adorarlo».
Essi dunque, udito il re, partirono; e la stella, che avevano vista in Oriente, andava davanti a loro finché, giunta al luogo dov’era il bambino, vi si fermò sopra. Quando videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono; e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra. Poi, avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornarono al loro paese per un’altra via.
Il Vangelo di Matteo ci fornisce delle importanti indicazioni.
I Magi si recano da Gesù per conto di Erode che con uno stratagemma voleva individuare il nascituro per ucciderlo.
I doni dei Magi: Fede o Scienza?

I Magi inoltre portarono a Gesù dei doni: oro, incenso e mirra.
La chiave di lettura può essere duplice: “Liturgica” o “Scientifica”.
L’oro come simbolo di regalità per il nascituro, incenso come simbolo della divinità di Gesù e la mirra come presagio del futuro sacrificio, all’epoca infatti la mirra veniva utilizzata anche per la mummificazione.
La chiave di lettura “scientifica” invece induce a pensare che questi doni fossero in realtà a scopo medicinale.
Infatti l’incenso è stato per secoli al centro di grande dibattito per via delle sue importanti qualità antinfiammatorie applicate alla medicina ayurvedica e largamente utilizzato in oriente all’epoca di Gesù.
La mirra invece è una resina largamente diffusa in Mesopotamia e India (questo collocherebbe inoltre i Magi in una precisa zona geografica di provenienza) che ha grandi proprietà curative e ancora oggi viene utilizzata in Arabia Saudita per la cura del piede diabetico.
In antichità infine veniva utilizzata come strumento per la cura di patologie infiammatorie come le afte e spesso in abbinata con l’incenso.
Infine l’oro, da intendere però non come il prezioso metallo ma come la “polvere di curcuma” il cui colore è proprio quello dell’oro e che potrebbe essere stata donata dai Magi sempre per i suoi specifici effetti medicinali in ambito antinfiammatorio.
Chiaramente si tratta di semplici ipotesi che però indicano diverse interpretazioni dello stesso avvenimento.
Erode e la strage degli innocenti

La visita dei Magi in realtà scatena le ire di Erode il Grande che venuto a sapere della partenza dei Magi ordina la “strage degli innocenti” al fine di uccidere anche Gesù.
Sempre il Vangelo di Matteo (2, 16) ci fornisce un’indicazione piuttosto precisa delle azioni di Erode.
Allora Erode, vedendosi beffato dai magi, si adirò moltissimo, e mandò a uccidere tutti i maschi che erano in Betlemme e in tutto il suo territorio dall’età di due anni in giù, secondo il tempo del quale si era esattamente informato dai magi.
Il fatto che Erode avesse dato ordine di uccidere tutti i maschi di Betlemme “di due anni in giù” fa pensare che la notizia della partenza dei Magi non fu immediata, anzi, arrivò a Erode circa un anno dopo.
I Magi restarono a lungo a Betlemme

Pertanto la collocazione temporale della strage degli innocenti può essere identificata nel 6 A.C., cioè appunto circa un anno dopo la nascita di Gesù.
Inoltre questo “ritardo” fa pensare che la visita dei Magi in realtà sia durata ben più di qualche giorno, probabilmente mesi.
Perchè infatti, sempre nel Vangelo di Matteo (2,13) viene specificato che:
Dopo che furono partiti, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e restaci finché io non te lo dico; perché Erode sta per cercare il bambino per farlo morire». Egli dunque si alzò, prese di notte il bambino e sua madre, e si ritirò in Egitto. Là rimase fino alla morte di Erode, affinché si adempisse quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta: «Fuori d’Egitto chiamai mio figlio».
Se i Magi infatti avessero abbandonato Betlemme nel giro di pochi giorni Erode avrebbe ordinato di uccidere tutti i primogeniti maschi con età inferiore a 1 anno e non due.
Inoltre il Vangelo di Matteo ci spiega testualmente che “dopo che furono partiti (i Magi, ndr.)” la Sacra Famiglia scappò in Egitto.
La fuga in Egitto appunto durò, come detto, fino al 4 A.C. cioè alla morte di Erode il Grande e quindi le date cronologicamente sarebbero congruenti.
Marco Polo e la tomba dei Magi

Sulla morte dei Magi c’è un grande alone di mistero e nulla è stato storicamente accertato, tuttavia a parlarne è Marco Polo nel suo celebre “Milione“.
Nel suo viaggio in oriente Marco Polo afferma di aver trovato le tombe dei Magi a Saba, a sud di Teheran, intorno al 1270 scrivendo testualmente:
In Persia è la città ch’è chiamata Saba, da la quale si partiro li tre re ch’andaro adorare Dio quando nacque. In quella città son soppeliti gli tre Magi in una bella sepoltura, e sonvi ancora tutti interi con barba e co’ capegli: l’uno ebbe nome Beltasar, l’altro Gaspar, lo terzo Melquior. Messer Marco dimandò più volte in quella cittade di quegli III re: niuno gliene seppe dire nulla, se non che erano III re soppelliti anticamente.
Marco Polo, inoltre fornisce una ulteriore indicazione sul numero dei Magi uniformandosi al pensiero maturato già dal IV secolo d.C. che li identificava come tre.
Le testimonianze della morte dei Magi sono molteplici nel corso della storia specie in età medievale.
Anche in Italia abbiamo delle importanti testimonianze come ad esempio la Cappella dei Magi a Milano nella Basilica di Sant’Eustorgio dove è custodita la tomba con sarcofago vuoto dei Magi risalente al 344 d.C. anno in cui il vescovo di Milano volle costruire la Basilica per farsi seppellire accanto ai Magi.
Epifania e Magi

In definitiva la visita dei Magi è stata da un lato estremamente positiva fornendo assistenza e doni alla Sacra Famiglia nei primissimi giorni successivi alla nascita di Gesù. Dall’altro lato però fu anche molto negativa in quanto provocò le ire di Erode con la conseguente strage degli innocenti che portò la Sacra Famiglia a scappare addirittura in Egitto.
A conclusione del lungo articolo, a oggi, aldilà delle numerose reliquie presenti in tutto il mondo, non c’è certezza storica della nascita e morte dei Magi, così come non c’è certezza storica dell’evento biblico dell’Epifania.