Leif Erikson fu un esploratore islandese nato intorno al 970 e secondogenito del famoso Erik il Rosso che nel 985 approdò sulle coste della Groenlandia fondando due dei principali insediamenti vichinghi.
Intorno all’anno 1000 Leif Erikson, dopo aver appreso di terre selvagge aldilà dei territori conosciuti, riportate da un altro esploratore islandese Bjarni Herjólfsson, partì alla volta dell’estremo occidente oltre la Groenlandia.
Helluland, Markland e Vinland

Nel suo percorso, Leif Erikson, si imbattè dapprima nell’isola di Helluland (oggi Isola di Baffin), poi nel Markland (oggi Labrador) e infine si fermò in una regione sconosciuta, presumibilmente l’odierna Terranova, che battezzò “Vinland” per via della sua vite selvatica che cresceva rigogliosa e protetta da un micro clima favorevole temperato con ruscelli ricchi di salmoni ed erba verde sempre rigogliosa a testimonianza della scarsità di gelate invernali.
In realtà secondo la saga groenlandese la prima persona che scoprì Vinland fu un guerriero germanico di nome Tyrkir che si trovava al seguito della spedizione di Leif Erikson.
Erikson fonda insediamenti a Vinland

Per ordine di Erikson vennero dunque fondati degli insediamenti vichinghi nella regione che oggi è collocabile geograficamente in un punto indefinito tra Terranova e la Virginia.
Gli scavi archeologici promossi dalle autorità canadesi sull’isola di Terranova ed in particolare nel sito archeologico di L’Anse aux Meadows hanno recentemente confermato, nel 1961, la presenza dei Vichinghi nel Nord America.
Questa eccezionale scoperta è stata possibile grazie al rinvenimento di numerose tombe vichinghe databili con esattezza all’XI secolo e che quindi confermerebbero tutte le teorie secondo cui i Vichinghi siano effettivamente arrivati prima di Cristoforo Colombo in America senza tuttavia accorgersene.
Vichinghi e nativi americani, un difficile rapporto

Il rapporto tra la spedizione di Leif Erikson e gli indigeni tuttavia non fu assolutamente semplice in quanto gli Skræling, cioè i nativi americani, si rivelarono estremamente ostili nei confronti dell’esploratore e della spedizione vichinga spesso attaccata brutalmente da spietate incursioni indigene.
In una di queste venne ferito mortalmente il fratello di Leif Erikson, Thorvald Erikson:
«Sono stato ferito sotto il braccio», disse. «Una freccia volò tra il bordo della nave e lo scudo nella mia ascella. Ecco la freccia, e questa ferita causerà la mia morte»
Questo a dimostrazione dell’incredibile ostilità dei nativi americani nei confronti dei vichinghi.
La fine delle colonie vichinghe

Le ultime notizie di Vinland si ebbero nel 1121 poichè da lì in poi la connessione tra i paesi nordici e il Nord America venne progressivamente interrotta per via dell’abbassamento delle temperature che rese impossibile la navigazione.
Le ultime notizie relative alle colonie vichinghe in Groenlandia si interrompono invece quasi tre secoli più tardi e più precisamente nel 1410 lasciando un alone di mistero circa la sorte di queste popolazioni e di questi insediamenti e sui motivi per i quali se ne persero le tracce.
Leif Erikson scoprì l’America ben prima di Cristoforo Colombo

La spedizione di Leif Erikson in definitiva ebbe il merito di scoprire, per la prima volta, l’America molti secoli prima del viaggio di Cristoforo Colombo che la raggiunse solo nel 1492 anch’egli in maniera del tutto fortuita.
Bisogna aggiungere inoltre che Colombo non fosse a conoscenza dell’esplorazione di Erikson nel momento della sua partenza per le Indie.
Questo fu abbastanza evidente dal fatto che Colombo non provò a navigare verso le acque nord occidentali dell’oceano atlantico, bensì cercò di puntare direttamente alle Indie disegnando una navigazione lineare.
Colombo infatti, quando arriverà a scoprire l’America penserà di essere giunto nell’estremità orientale del Cipango e chiederà agli indigeni locali di essere portato dal Gran Kahn.
Leif Erikson scopritore consapevole

Leif Erikson invece era consapevole di trovare terra aldilà dei territori conosciuti poichè appunto Bjarni Herjólfsson ne aveva parlato come:
” Videro allora una terra e discussero di che regione potesse trattarsi. E Bjarni disse che la terra in vista non poteva essere la Groenlandia.”
In realtà Bjarni, finendo fuori rotta, tra il 985 e il 986 aveva scoperto presumibilmente il Nord America ma non ebbe il coraggio di avventurarsi nell’esplorazione di tali terre, compito che dunque spettò circa 15 anni dopo a Leif Erikson.
Morte di Leif Erikson e suo successore

L’esploratore islandese morì intorno al 1020 e le sue scoperte furono fonte di ispirazione per numerosi altri esploratori vichinghi tra cui Thorfinn Karlsefni che concentrò le sue spedizioni nel descrivere luoghi e popoli tra cui gli Skræling che vennero così definiti:
Erano bassi di altezza, con aspetto minaccioso e capelli crespi in testa. I loro occhi erano grandi e le loro guance larghe.
In definitiva Leif Erikson aprì la strada alle prime esplorazioni vichinghe in Nord America anche se, ancora oggi, non è chiaro se i vichinghi avessero capito di essere arrivati in un “nuovo mondo“.