Questa sera quattro droni azeri sono stati abbattuti dal sistema missilistico S-300 armeno a pochi chilometri dalla capitale Yerevan.
BREAKING: Armenian S-300 air defense systems have intercepted 2 ballistic missiles shot by #Azerbaijan at the civilian capital #Yerevan—massive escalation. pic.twitter.com/QDhfkrnCsP
— SV News 🚨 (@SVNewsAlerts) October 1, 2020
Appare chiaro che la guerra sia a un punto cruciale.
Resterà un conflitto regionale oppure si estenderà comportando l’attivazione del sistema di alleanze?
L’Armenia ricorrerà al CSTO?

L’Armenia a differenza dell’Azerbaijan può fare ricorso a un vecchio trattato di mutuo soccorso, il CSTO (Collective Security Treaty Organization) che può essere utilizzato in caso di attacco nemico dal parlamento di Yerevan.
Sulla base di questo trattato le forze armate di Bielorussia, Kazakhstan, Kyrgystan, Russia e Tajikistan sono obbligate a entrare in guerra in sostegno dell’Armenia.
Il CSTO è uno strumento difensivo stipulato nel 1992 e che ha lo scopo di mantenere il controllo sugli Stati di influenza russa dopo la fine dell’URSS.
Alleanze informali per l’Azerbaijan
L’Azerbaijan dal canto suo ha già attivato il proprio sistema di alleanze a partire dalla Turchia che ha inviato un gran numero di miliziani che sono stati già impiegati al fronte.
Why has Turkey returned to the South Caucasus 100 years later? To continue the #ArmenianGenocide.
— Nikol Pashinyan (@NikolPashinyan) October 1, 2020
For Turkey, however, continuing a genocidal policy is not only a means of implementing Armenophobia, but also a pragmatic task.
Israele ha invece venduto un gran numero di droni all’aviazione azera che stanno facendo la differenza sul campo di battaglia.
L’Iran per il momento ha dichiarato di essere neutrale in questa battaglia del Nagorno-Karabakh.
Obiettivo internazionale: stemperare la tensione
Questo pomeriggio Macron, Trump e Putin hanno emesso un comunicato congiunto in cui chiedono il “cessate il fuoco” tra i due Paesi e la Russia ha aperto un canale diplomatico riservato.
The war will end with the defeat of #Azerbaijan, and Azerbaijan will end up with thousands or tens of thousands of victims & many times more wounded, collapsed economy which they will not be able to recover for years to come. #ArtsakhStrong #ArmeniaStrong
— Arayik Harutyunyan | Artsakh President (@Pres_Artsakh) October 1, 2020
Tuttavia il conflitto non parrebbe accennare a fermarsi e anzi, proprio qualche ora fa, il presidente della Repubblica di Artsakh (Nagorno-Karabakh) ha dichiarato che le ostilità cesseranno solo con la completa sconfitta dell’esercito Azero.
L’Azerbaijan guadagna terreno nel Nagorno-Karabakh
Al momento tuttavia le sorti del conflitto sembrano essere decisamente favorevoli all’Azerbaijan che lentamente sta guadagnando terreno strappandolo agli armeni a suon di colpi di artiglieria, fanteria e grazie all’utilizzo dei droni kamikaze.
For those who want to know about Azerbaijan's drones, and especially its plethora of Israeli drones, the Orbiter, Harop, SkyStriker etc, here is my report; https://t.co/uYr4nwO5Bw
— Seth Frantzman (@sfrantzman) October 1, 2020
L’Armenia ha deciso per il momento di non usare i missili Iskander che ha a disposizione per evitare che comunque la situazione possa degenerare ulteriormente generando una severa risposta da parte dell’Azerbaijan che dispone di una aviazione nettamente superiore a quella armena che potrebbe difendersi solo con la contraerea.
Al momento dunque la situazione resta di grande incertezza mentre si continua a combattere ferocemente in quella linea del fronte che sempre più si sta riducendo con il passare dei giorni.