Con sette giorni di ritardo rispetto all’anniversario dell’evento vi introdurrò alle origini del Madagascar.
Il 10 agosto 1507 Pedro Reinel, un geografo portoghese, descrisse l’isola in modo dettagliato e da allora in poi fu chiamata Madagascar o Isola di San Lorenzo in nome del Santo a cui fu affidato il patrocinio dell’isola.
Il nome di Madagascar nato per errore

Il nome di Madagascar in realtà fu dato all’isola per errore, l’isola infatti fu scoperta nel ‘500 ma già nel 1491 questo nome era scritto in un’isola ipotetica presente sul globo terrestre di Martino Behaim di Norimberga.
In realtà la terra del Madagascar non era sconosciuta ai Greci già nell’antichità e agli Arabi nel Medioevo, ma i nomi derivanti dagli scritti di Menuthias, di Diafuna, di Chezberia con cui essi la designavano e le notizie esatte, ma derivanti da scarse fonti, che gli scrittori lasciarono non avevano richiamato l’attenzione dei geografi europei.
Marco Polo descrive il Madagascar nel Milione
Marco Polo, fondandosi sulle notizie avute dalla voce dei marinai indiani, descrisse nel Milione i due Stati più importanti dell’Africa orientale: lo Stato di Madagosho o di Madagascar, come egli scrive in una ortografia fantastica, e lo Stato di Zanzibar, situato a sud del precedente.
Per un errore facilmente spiegabile da parte di chi, non avendo visitato personalmente quelle regioni, ne ha avuto notizia dagli Orientali, il cui spirito e linguaggio poco si prestavano a una descrizione geografica precisa, Marco Polo credette che i due Stati fossero formati da grandi isole e intitolò i capitoli da dedicare alla loro descrizione: Isola di Madagascar e Isola di Zanzibar.
Martino Behaim disegna il Madagascar

Fondandosi su questi nomi Martino Behaim ha disegnato sul suo globo le due isole immaginarie che per un caso singolare hanno trovato, ciascuna con molta approssimazione, il loro corrispondente nella realtà quando i Portoghesi, doppiato il Capo di Buona Speranza, constatarono l’esistenza di una grande terra di fronte alla costa del Mozambico e di un isolotto sulla costa di Zanguebar, è vero però che fu necessario modificarne considerevolmente la posizione, la grandezza e la forma.
Soltanto nel 1502 però, nei planisferi di Cantino e di Canerio, per la prima volta, Madagascar figura all’incirca in posizione esatta e con una forma vicina alle reali dimensioni, sotto il doppio nome di Madagascar e di Comorbiniam (Comordiva, isola Comora); queste carte erano state disegnate secondo i dati recati dal Cabral al suo ritorno a Lisbona nel 1501, sulla grande isola africana che egli aveva allora scoperto.