Peter Fechter nacque a Berlino il 14 gennaio 1944, la seconda guerra mondiale sarebbe finita più di un anno dopo e quindi il contesto storico nel quale nacque il piccolo Peter non è assolutamente dei migliori.
Dopo una gioventù tranquilla decide di diventare muratore e passò alla storia per aver, all’età di 18 anni, provato a raggiungere la libertà oltre il muro di Berlino Est dove venne assassinato dalle guardie di frontiera.
La spartizione della Germania

Dopo la seconda guerra mondiale la Germania venne divisa in quattro parti: una sotto controllo Americano, un’altra sotto controllo inglese, un’altra sotto controllo francese e infine un’ultima parte, la più estesa, sotto controllo russo.
Anche la capitale, Berlino, fu divisa in quattro parti e controllata dalle forze alleate più o meno sinergicamente.
Tuttavia a seguito dell’avvicendarsi della Guerra Fredda e in base all’accordo di Potsdam si decise di dividere la Germania Ovest con regime democratico e la Germania Est con regime comunista.
A tal proposito venne eretto un muro, per evitare anche la forte emigrazione tra una zona all’altra, nel 1961 che passerà alla storia come “il muro di Berlino” che avrebbe dovuto avere secondo i piani sovietici un chiaro scopo antifascista, poiché si considerava all’epoca che la zona “democratica” fosse luogo di rifugio per gli esuli del regime nazista.
La fuga di Kulbelk e Fechter
Peter Fecther tentò di fuggire dalla zona comunista insieme a un amico, Helmut Kulbelk.
I due, il 17 agosto 1962, tentarono di nascondersi nel negozio di un falegname per poi tentare di superare la cosiddetta “striscia della morte” che era posta tra il muro e un altro muro parallelo, nel tentativo di scavarli entrambi per raggiungere il quartiere Kreuzberg della Berlino Ovest.
Mentre Kulbelk riuscì a superare anche il secondo muro ottenendo la libertà, Fechter venne crivellato di colpi dalle guardie di frontiera dell’est mentre tentava di superare il filo spinato verso la libertà, cadde all’indietro sulla “striscia della morte” agonizzante.
Le guardie di frontiera bloccarono ogni tentativo di salvataggio sia da parte dei cittadini che di alcuni soldati e Fechter morì dopo un’ora di agonia e il suo corpo venne recuperato solo dopo alcune ore.
Il ricordo di Peter Fechter

Nel luogo dove morì Peter Fechter oggi c’è una croce, dopo la riunificazione della Germania avventuta nel 1990 fu realizzata una stele in memoria del ragazzo che nel corso degli anni è diventata meta di ricordo per molte persone che visitano quotidianamente quel che resta del muro di Berlino.
Nel marzo 1997 per la morte di Peter Fechter saranno condannate a un solo anno di prigione le due ex guardie di frontiera dell’est Rolf Friendrich e Erich Schreiber.