Prima un incendio in un deposito di fuochi d’artificio, poi una gigantesca esplosione in un altro deposito di nitrato di ammonio che ha generato una violentissima onda d’urto che ha spazzato via per chilometri il porto di Beirut, calando sulla città uno spettro apocalittico.

Una città in ginocchio

L'immagine può contenere: nuvola, cielo e spazio all'aperto

Al momento si contano purtroppo oltre 100 vittime e 4000 feriti così come 300,000 sfollati costretti a lasciare la città dopo l’esplosione dei depositi contenenti nitrato di ammonio.

L’esplosione ha rilasciato nell’aria delle sostanze tossiche rendendo l’ambiente molto pericoloso e costringendo l’esercito a far evacuare parte della città.

Nitrato di ammonio sequestrato nel 2014

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Il nitrato di ammonio, pari almeno a 2700 tonnellate, era stato sequestrato nel 2014 dalle autorità libanesi da un cargo battente bandiera moldava partito dalla Georgia e diretto in Mozambico.

Le autorità libanesi avevano dunque stoccato il nitrato di ammonio in un deposito adiacente alla fabbrica di fuochi di artificio per oltre sei anni.

Un chiaro errore di valutazione da parte delle autorità che più volte erano state avvisate della pericolosità di quel deposito secondo quanto affermato dal Direttore delle Dogane di Beirut, Badri Daher.

Una piccola Hiroshima

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L’incidente, le cui cause sono ancora tutte da chiarire, ha completamente distrutto la zona portuale di Beirut per quella che può essere considerata come una nuova piccola “Hiroshima“.

Oltre alle vittime locali anche un militare italiano è stato coinvolto nell’esplosione ed è rimasto ferito, gli altri militari del contingente ONU di stanza a Beirut sono invece rimasti illesi.

La comunità internazionale ha risposto inviando aiuti umanitari e soccorsi alla popolazione libanese che oltre alla pandemia di Covid-19 si trova ad affrontare una nuova emergenza nazionale in un momento certamente molto delicato.

Nitrato di ammonio uno storico esplosivo

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Il nitrato di ammonio storicamente si è reso protagonista di numerosi altri incidenti tra i quali è possibile ricordare il disastro di Halifax nel dicembre del 1917 che uccise circa 2000 persone, il disastro di Texas City avvenuto il 16 aprile 1947 che uccise circa 600 persone e infine l’esplosione al porto di Tientsin avvenuta il 12 agosto 2015 che uccise circa 170 persone.

Di Leonardo Vilona

Mi chiamo Leonardo Vilona, ho 26 anni e sono un docente di scuola secondaria. Sono laureato triennale in Storia, Antropologia e Religioni. Titolo di laurea conseguito all’Università La Sapienza di Roma nel 2019. Sono laureato magistrale in Scienze Storiche. Medioevo, età moderna, età contemporanea. Titolo di laurea conseguito all'Università La Sapienza di Roma nel 2021 con votazioni di 110/110. Sono un appassionato di storia, attualità, letteratura, politica, sport e di esport, nel tempo libero inoltre mi dedico al gioco degli scacchi e al tennistavolo. Se volete mandarmi un messaggio privato inviate una mail a: leonardo.vilona@gmail.com

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