Sono passati 800 anni dallo storico e mistico incontro avvenuto nel 1219 tra San Francesco d’Assisi e il Sultano Malik al-Kāmil, nipote del celebre Saladino.
In occasione della V crociata San Francesco si imbarcò per l’Egitto con l’intento di raggiungere Damietta luogo di ferocissimi scontri tra i crociati e le forze musulmane guidate dal Sultano.
Giunto sul luogo di battaglia San Francesco assistette a una completa disfatta dell’esercito crociato dove persero la vita oltre 6000 soldati.
Francesco allora prese coraggio e varcò la soglia del proprio campo avventurandosi verso quello musulmano dove venne incredibilmente accolto dal Sultano.
Francesco portò a quest’ultimo la parola di Dio cercando di convincerlo a rinunciare alla battaglia come gesto di pace.
Malik al-Kāmil accettò, sotto lo sguardo sgomento di tutti i propri soldati e ufficiali, la proposta di Francesco e dichiarò che a quest’ultimo fosse donata una ingente somma di denaro come ricompensa per aver dimostrato nei confronti del Sultano coraggio e lealtà.
Tuttavia, secondo quanto riportato da Jacques de Vitry, Cardinale presente nel campo crociato di Damietta all’epoca dei fatti, Francesco rifiutò il denaro poiché confessò al Sultano di “voler rimanere libero“.