Il 5 novembre 2018 presso l’Aula Magna del Rettorato della Sapienza Università di Roma si è tenuta l’inaugurazione della cattedra intitolata al Re Ḥamad bin ʿĪsā Āl Khalīfa per il dialogo tra le religioni e la pacifica convivenza.
L’evento ha visto una lectio magistralis del Prof. Alessandro Saggioro, docente ordinario di Storia delle Religioni e titolare della Cattedra “Re Hamad”, dal titolo:”La storia delle religioni, la libertà religiosa e la convivenza pacifica (History of Religions, Religious Freedom, and peaceful co-existence).
Intorno alle 11:30 a prendere la parola è stato il Magnifico Rettore, Prof. Eugenio Gaudio che ha aperto i lavori con un saluto rivolto al ministro Sheikh Abdulla bin Hamad Al Khalifa, alla delegazione del Bahrain, agli studenti ed alle studentesse, oltre che ai docenti presenti.
Gaudio ha rimarcato la notevole importanza dell’istituzione della cattedra in favore del dialogo interreligioso e della convivenza pacifica, sottolineando come sia necessario per la nostra Università lavorare affinchè questi due importanti aspetti siano spendibili per combattere i seminatori d’odio nell’ottica di una società civile multietnica e plurireligiosa presente e futura.
In questo modo, questa cattedra ha lo scopo di attuare uno dei principi cardinali, rappresentando però non l’unico progetto che la Sapienza sta portando avanti.
Il Rettore ha voluto sottolineare come una delegazione di studenti guidata dal Prof. Alessandro Saggioro ha visitato il Regno del Bahrain nell’ottica di uno scambio culturale e religioso evidenziando una naturale vocazione al dialogo ed al rapporto con le altre culture, affinchè si possano affermare quei valori di conoscenza, rispetto, intelligenza, comprensione che sono alla base di ogni istituzione universitaria.
A seguire ha preso la parola il Prof. Antonello Folco Biagini, presidente della Fondazione Roma Sapienza che ha raccontato brevemente dei tre anni di intensa collaborazione trascorsi con il Regno del Bahrain affinchè si potesse arrivare all’istituzione della cattedra promossa da Re Hamad.
Dopo l’intervento del Prof. Antonello Folco Biagini è seguito uno scambio di doni tra la delegazione del Bahrain, l’associazione This Is Bahrain e la Sapienza Università di Roma in un momento di grande intensità emotiva per tutti, pubblico compreso, che ha suggellato la nascita della cattedra intitolata a Re Hamad.
Il prof. Gaetano Lettieri ha dunque preso la parola presentando, a nome del dipartimento di Storia, Antropologia, Arte e Spettacolo, il Prof. Alessandro Saggioro in qualità di titolare della cattedra Re Hamad che troverà spazio in alcuni corsi di laurea presenti all’interno del dipartimento durante gli anni a venire.
Il Prof. Lettieri ha messo dunque in evidenza le qualità del dipartimento e dei suoi insegnanti del presente e del passato, sottolineando gli importanti successi e vantando un gran numero di eccellenze tra le quali si colloca anche la cattedra Re Hamad.
Lettieri ha sottolineato come sia importante all’interno di uno Stato laico come l’Italia fondare una cattedra in favore di Re Hamad, specificando che compiere questo passo nella città di Roma rappresenta un segnale forte verso la libertà religiosa e la convivenza pacifica che è altresì l’obbiettivo della cattedra.
Dopo l’introduzione del Prof.Lettieri è stata la volta della lectio Magistralis del Prof. Alessandro Saggioro che ha preso la parola indirizzando i consueti saluti al Magnifico Rettore, alla delegazione del Bahrain ed a tutti gli studenti e docenti presenti.
Il Professor Saggioro ha esordito parlando del tema della pace e della libertà religiosa in diverse epoche storiche e diverse zone globali.
Il contesto mondiale nel quale questa cattedra è nata è molto complesso, ha spiegato Saggioro, l’incontro tra culture e popolazioni diverse fa parte della storia dell’umanità come le guerre, gli scontri.
Tuttavia la coesistenza pacifica è silenziosa, ne comprendiamo il valore solo quando ci si rende conto di sentire solo il rumore assordante della guerra.
Bisognerebbe dunque tenere presente gli individui, i bambini e gli uomini che non dovrebbero avere timore o vergogna nel professare una qualsiasi religione.
La Storia delle Religioni deve essere interpretata, a tal proposito, come valore aggiunto nello sviluppo delle future generazioni, al fine di educare il prossimo alla diversità della razza umana ed all’interdipendenza tra gli individui.
La globalizzazione offre perciò contatti sempre più frequenti tra religioni e culture diverse ed in questo contesto sembra giusto parlare di umanesimo globale come valore costante nella storia dell’umanità.
Il Prof. Alessandro Saggioro ha aggiunto inoltre che è necessario conoscere l’altro e le altrui religioni, “conoscere una sola religione, significa non conoscerne nessuna”, Friedrich Max Müller.
“L’obbiettivo di contrastare l’analfabetismo religioso è uno dei motivi per il quale è stata fondata la cattedra Re Hamad”, ha continuato Saggioro, specificando che deve essere la pace tra le religioni, il termine chiave nello studio del pluralismo religioso.
L’ultima parte della lectio magistralis si è concentrata proprio sul termine pace, dal latino “pax” che sembra rappresentare una questione apparentemente semplice ma che in realtà racchiude una complessità non indifferente.
A partire dalla parola “pax” si può infatti costruire il concetto di pace nell’Europa attuale e passata tramandata da quel concetto religioso cristiano che si ripercuote anche ai giorni nostri.
Il professore ha dunque comparato le figure storico/religiose di Aśoka Maurya il Grande, Ṣalāḥ ad-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb detto il Saladino che unirono impegno militare e religione, quest’ultimo, in particolare, tanto da suscitare ammirazione tra i cristiani ed in particolare per Dante che lo mise nel Limbo.
Altro importante condottiero è stato Gengis Khan che elaborò un progetto di libertà religiosa aperto e diffuso, facendo venire meno le barriere che avevano fino a quel momento diviso i popoli della steppa.
Altro monarca che si espresse in favore della libertà e pluralità religiosa fu Shah Jahan che morì nel 1658 passando alla storia come “il buono” per via delle sue azioni svolte durante il proprio periodo di governo, capace inoltre di erigere il Taj Mahal in onore della moglie.
Uno degli obbiettivi di questa cattedra è quello di costruire una universale prospettiva di un umanesimo globale, anche se negli ultimi anni si ha un incremento della discussione dei rapporti interculturali tra religioni diverse nell’ottica di un pluralismo religioso che rappresenta il recente risultato della globalizzazione e della convivenza tra situazioni diverse.
Bisogna imparare, ha aggiunto il Prof. Alessandro Saggioro, a considerare il mediterraneo e non solo, come luogo che è stato a lungo crogiuolo di culture, dove religioni diverse hanno interagito per raggiungere una linea comune.
Noi viviamo, infine, nell’epoca della super-diversità dove l’attore sociale è la religione che invece dovrebbe essere considerato come una moltiplicazione di fattori.
Ultimo oggetto è quello della tolleranza religiosa che è divenuto protagonista dei dibattiti politici e culturali odierni dopo l’11 settembre e che ha lasciato il posto ad una dimensione post-secolare dove le religioni hanno acquistato popolarità ma dall’altro lato hanno permesso anche agli integralismi di guadagnare pericolosamente consensi.
Il discorso della tolleranza ha pertanto provocato una serie di dibattiti, oltre all’essere stato protagonista di tutte le carte relative al dialogo interreligioso e alla pacifica convivenza prodotte nel corso degli anni fino ad oggi, ed in questo contesto si inserisce anche la dichiarazione di Re Hamad del Bahrain che ha affermato:”ignoranza è nemica della pace e pertanto è nostro dovere imparare, condividere e vivere insieme”
Dopo la conclusione della lectio magistralis gli studenti hanno potuto visitare la mostra presente nell’atrio della facoltà di Lettere e Filosofia che attraverso una galleria fotografica ha permesso di immergersi nelle attività che La Sapienza Università di Roma ha svolto nel corso degli ultimi anni con il Regno del Bahrain nell’ottica dell’apertura della cattedra intitolata a Re Hamad.
Alcuni studenti hanno poi presenziato alla cena di gala che si è svolta presso il Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Resort su invito del King Hamad Global Centre for Peaceful Coexistence, la Sapienza Università di Roma e THIS IS BAHRAIN.
Conclusioni
L’inaugurazione della cattedra intitolata a Re Hamad deve essere solo il primo passo verso un progetto di più ampio respiro che miri a coinvolgere anche i paesi più chiusi sotto il profilo religioso e multiculturale, tuttavia rappresenta l’inizio di un percorso che è destinato a raccogliere i suoi frutti nel futuro, sconfiggere l’ignoranza significa sconfiggere la guerra e permetterebbe di abbattere quegli ostacoli che, ad oggi, non permettono a molti popoli di vivere in armonia e pacificamente.