Quando si pensa ad Ibiza si fa riferimento, inevitabilmente, al divertimento, alle discoteche, alla movida notturna. Eppure la piccola isola delle Baleari in quei 42 km che si estendono da punta a punta nasconde anche un paesaggio naturale incontaminato, diversi luoghi di interesse storico e artistico e tutta l’isola è considerata patrimonio dell’UNESCO dal 1999 per la sua biodiversità e cultura.
Accanto all’Ushuaia o all’Amnesia, orgoglio del divertimento contemporaneo, ecco spuntare il Dalt Vila, centro storico di Eivissa, che è racchiuso da un’imponente fortezza fatta erigere da Filippo II in età medievale per proteggere l’isola, ma anche la città, dalle scorribande dei pirati che infestavano il mediterraneo, come riportato dalla fonte dei Debiti di Notaria che ci arriva insolitamente dalla Repubblica di San Biagio, a Ragusa.
Ibiza è famosa anche per le spiagge e per le meravigliose calette dal mare cristallino immerse in vaste praterie sottomarine di pianta (alga) Posidonia che permette al mare di acquistare quei colori che siamo abituati a catturare attraverso l’occhio dell’obiettivo di una macchina fotografica o del nostro telefono.

Tutti al mare

Facile parlare del mare di Ibiza ad ottobre, senza la massa apocalittica di vacanzieri e bagnanti che d’estate inevitabilmente riempe i lunghi tratti costieri, che offre però in questo periodo ancora un clima accogliente, le spiagge ad ottobre sono frequentabili e si sta bene, troppo bene e chi come me è andato in vacanza vorrebbe non dover tornare mai in albergo.
Il sole non è più ruggente come ad agosto, questo è assolutamente evidente, ma resta comunque vivo e capace di accompagnarti per molte ore in spiaggia, un tempo che comunque purtroppo trascorre via veloce tra una partita di calcetto e un tuffo in mare.
A Eivissa ci si muove in macchina facilmente, oltre al porto è possibile raggiungere quelle famose calette dove l’acqua ha quel colore turchese tipico dei posti più belli della terra, di quelli che vedi in foto o sul documentario e quando te le trovi di fronte la tua reazione è di stupore di fronte a quello scenario.
Non è raro inoltre imbattersi sulla spiaggia in castelli creati da semplici artisti di strada che rendono caratteristico il lungomare e sono oggetto di folklore capace di attirare turisti o semplici curiosi.

IX Open Internacional Ciudad de Eivissa

L’obiettivo del mio viaggio ad Ibiza, tuttavia, non è stato il mare e neppure la cultura! Bensì il fantastico IX Open Internacional Ciudad de Eivissa, organizzato da Chess-Ibiza Amics Dels Escacs, che si è giocato all’ombra del Dalt Vila il 13 e 14 ottobre e che ha coinvolto circa 100 giocatori provenienti da quindici nazioni.
Il torneo non mi ha visto protagonista, troppo alto il livello degli avversari per puntare alle prime dieci posizioni, a spuntarla è stato invece il leggendario commentatore spagnolo di chess24 Pepe Cuenca che ha vinto il torneo con un punteggio di 7/8 perdendo solo con il nuovo maestro FIDE del vivaio azzurro di Ostia Scacchi – Asd, Christian Palozza.
La spedizione italiana composta da oltre 20 giocatori e capitanata da Nicolò Napoli ha raggiunto degli ottimi piazzamenti con Christian Palozza che ha trionfato nella categoria JUV e Michele De Gaetano che ha alzato la coppa al cielo della fascia sotto i 1500 punti elo.
A mio modo di vedere molto belli i trofei in legno lavorato a mano di una scacchiera che nelle intenzioni dell’artista avrebbe dovuto rappresentare la terza dimensione degli scacchi che troppo spesso vengono associati ad un contesto bidimensionale.

Dalt Vila

Tornando all’aspetto culturale ci vogliono due polmoni di acciaio, buone gambe e fiato per arrivare in cima alla cittadella fortificata del centro storico di Ibiza, ma pure se non possedete questi requisiti se ce l’ho fatta io potete farcela tranquillamente anche voi.
La vista dalla cima è qualcosa di spettacolare oltre che un punto panoramico eccezionale per scatti da immortalare al calar del sole in un tripudio romantico naturale.
Come si è detto il Dalt Vila è diventato nel 1999 patrimonio dell’UNESCO e rappresenta l’opera architettonica meglio conservata per quanto riguarda le fortezze che la storia ci abbia lasciato in dono insieme a quella che cinge la città di Cartagena in Colombia.
Sono stato inoltre particolarmente fortunato perchè proprio nei giorni in cui ho visitato Eivissa in città si stava organizzando il festival delle luci, una fusione di cultura antica e contemporanea attraverso rappresentazioni video che venivano proiettate nella porta d’entrata al Dalt Vila, un’immagine a dir poco suggestiva e che non può che lasciare ottimi ricordi di un mastodontico bastione di guardia a difesa di una città che chiunque, in passato, avrebbe voluto conquistare per la sua posizione strategica nel mediterraneo ma anche oltre le Colonne D’Ercole.

Hostal Can Jurat, una piacevole scoperta

Ho avuto il piacere di alloggiare nell’Hostal Can Jurat di San Antonio, distante circa 10 minuti a piedi dal porto e inserito in un contesto residenziale periferico tranquillo.
Il Can Jurat non è un hotel a 5 stelle ma svolge il suo lavoro in modo impeccabile e devo dire che la passione per il gioco degli scacchi del proprietario è un valore aggiunto da non sottovalutare per noi appassionati. La camera l’ho trovata straordinariamente spaziosa e con balcone (!!) una cosa abbastanza rara negli ostelli o affittacamere presenti in Italia. Ciliegina sulla torta anche il biliardo e il biliardino hanno avuto il merito di accompagnare le nostre serate, prima, durante e dopo il torneo.

Aeroporto internazionale di Eivissa

Incredibile che un’isola così piccola come Ibiza abbia un aeroporto internazionale così moderno e spazioso, collegato dai mezzi pubblici e facilmente raggiungibile in auto.
La prima sensazione quando atterri ad Ibiza è di eccitazione per quello che hai immaginato nei giorni precedenti e per quello che ti aspetta, quando decolli per ripartire, indubbiamente, il primo pensiero è di malinconia e il desiderio è di tornare presto.
Grazie a chi ha condiviso con me questa avventura e grazie a chi mi ha permesso di viverla, alla prossima

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