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Il 16 gennaio per gli studiosi della seconda guerra mondiale è una data importante, di quelle che segni sul calendario con un bel cerchio rosso.
Uno studioso della seconda guerra mondiale del 16 gennaio deve sapere, è d’obbligo conoscere questa data, poichè in questo giorno, del 1945, Adolf Hitler, Führer nazista, entrò nel bunker sotterraneo a Berlino, per uscirne, il 30 aprile dello stesso anno, al netto di tutte le stravaganti teorie del complotto, morto suicida.

Il nome di quel bunker, fortunatamente, a dispetto della struttura, oramai andata distrutta e seppellita da quintali di cemento, ci è dato saperlo, tramandato in forma scritta dagli alleati: “Führerbunker“.

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Il Führerbunker è da considerarsi a tutti gli effetti l’ultima dimora di Adolf Hitler, il tredicesimo quartier generale operativo nazista, da qui, per circa quattro mesi, Adolf Hitler continuò, in modo compulsivo, ossessivo, spasmodico, a muovere pedine inesistenti, su uno scacchiere compromesso e prossimo allo scacco matto.

Il Führerbunker fu fatto costruire dai gerarchi nazisti in due momenti distinti, nel 1936 e nel 1943, l’edificio sotterraneo, comprendeva circa 30 piccole stanze, ed era composto dal Führerbunker stesso e da un’altro plesso, collegato da diverse scalette, che prendeva il nome di Vorbunker.

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Pianta del vorbunker, per visualizzarla in HD cliccare sopra la foto.

Il Vorbunker era la parte più antica dell’edificio, si estendeva, sotto la superficie della Cancelleria del Reich e la sua costruzione è databile per il 1936.

Pianta del Führerbunker, per visualizzarla in HD cliccare sopra la foto.

Il Führerbunker è da considerarsi la parte nuova del bunker sotterraneo del Fuhrer, già dal 1940 fu la sede di numerose opere di inestimabile valore che furono messe al sicuro dai bombardamenti alleati e grazie alle proprie pareti in calcestruzzo, avrebbe garantito, dati gli eventi futuri, una notevole sicurezza per gli occupanti che vi andarono a vivere.

Come si è detto dal 16/01/1945 il Führerbunker divenne la nuova ed ultima dimora di Adolf Hilter, il bunker venne dotato di un gran numero di maschere antigas e viveri, poichè l’idea dei gerarchi nazisti, era quella di ingaggiare con gli alleati un lungo ed estenuante assedio di Berlino, che tuttavia avvenne solo in parte, data la forza soverchiante dell’esercito alleato, eventi che portarono al suicidio della famiglia Goebbels e dello stesso Hitler il 30 aprile 1945.

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Caduta di Berlino, maggio 1945.

Quando gli alleati, in particolare i russi, entrarono all’interno del Führerbunker trovarono solo poche persone ancora in vita, molte erano fuggite nei mesi precedenti, altre si erano uccise, altre ancora erano state date alle fiamme, come successe, ad esempio, per Hitler ed Eva Braun, di cui vennero rinvenuti solo alcuni resti.

Il Führerbunker fu dunque distrutto (in parte) dalle truppe alleate per evitare pellegrinaggi e commemorazioni da parte dei nazisti, a sparire completamente fu la Cancelleria del Reich che venne rasa al suolo ricoprendo il sottostante bunker con le proprie macerie e la propria distruzione.

fuhrerbunker posizione odierna e targa commemorativa.

Nel 2006 il governo tedesco ha deciso di commemorare il luogo dove sorse il Führerbunker con una targa che ad oggi campeggia in un desolato parco, nel cuore della Berlino rinnovata, a memoria di un momento storico buio, tragico, infamante, affinchè venga ricordato come il luogo della fine di un’ideologia, di un’isteria collettiva che per un decennio, sconvolse il mondo e ne cambiò, per sempre, le abitudini.

Questo è un istante con la Storia.

Leonardo Vilona

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