Questo articolo arriva con qualche mese di ritardo, ma ne ho passate talmente tante che ci sarebbe da scriverne un libro.

Parto subito con il dire che prima della partenza avevo preparato un serratissimo tabellino di marcia ma grazie ad una buona organizzazione e gestione del tempo sono riuscito a completare il mio tour a Berlino senza grosse difficoltà.
Per prima cosa devo assolutamente parlare dell’assenza di chiari riferimenti al nazionalsocialismo all’interno di Berlino, ho girato moltissimi posti in questi quattro giorni, eppure questa parte del recente passato tedesco è come se fosse stata volutamente cancellata, come se i tedeschi abbiano capito l’errore ed abbiano deciso di passarci un colpo di spugna per tentare quantomeno di nasconderlo.
Detto questo l’impressione che mi ha lasciato Berlino è quella di una città fatta a strati, il segno del tempo è evidente, si alternano parti nuove, a parti veramente fatiscenti e vecchie, i grattacieli del “Mitte”, lasciano il posto nella periferia ad edifici antichi, tutti uguali, molto simili alle nostre case popolari.

La parte est di Berlino è quella a mio modo di vedere che più ha sofferto nel corso degli ultimi due secoli, l’influenza comunista ha creato notevoli disagi e arretratezza rispetto alla parte ovest, tuttavia, oggi il “gap” si è livellato ed entrambe le parti sono pressoché identiche.
Dopo questa breve descrizione generale, passo subito ai dettagli del mio viaggio berlinese!

Scheda tecnica del viaggio

Data: 23/03/2016 – 26/03/2016
Costo complessivo: 400 euro (volo a/r, Berlin Welcome Card, entrate ai musei, albergo **** con prima colazione, pasti, extra).
Voli aerei: Ryanair prenotati tramite agenzia.
Albergo: Holiday Inn Alexander Platz ****, prenotato tramite agenzia.
Difficoltà itinerario: 3/5, solo per l’aver camminato quasi 40 km in quattro giorni.

PRIMO GIORNO

Una volta arrivato a Berlino in perfetto orario alle 11 del mattino, ho raggiunto la stazione dell’aeroporto di Schoelfed.

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Fermata treno regionale aeroporto di Schoelfed

Stazione comodissima per chi viene in aereo, per poter prendere il treno abbiamo, acquistato le Berlin Welcom Card, comode ed economiche se si pensa ai numerosi sconti ed alla possibilità di prendere tutti i mezzi pubblici della città per ben 4 giorni(!).

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Treno regionale per Alexanderplatz

Il treno regionale ha portato me e mio fratello (compagno di viaggio), direttamente all’Alexanderplatz in sole quattro fermate(!) il che ci ha notevolmente sorpreso considerando che in soli 30 minuti eravamo arrivati all’albergo!
L’Alexanderplatz è la piazza principale di Berlino, polo turistico ricco di vita, negozi e movida notturna.
Appena usciti dalla stazione ci si para davanti la gigantesca e maestosa “Torre della televisione” un edificio alto oltre 300 metri che permette di avere una vista sulla città emozionante, anche se il prezzo del biglietto, almeno secondo me, era veramente eccessivo (25 euro)!

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Vista della Torre della televisione dalla base

Dopo una rapida battuta d’arresto in hotel (Holiday Inn, AlexanderPlatz ****) iniziamo il “tour”!

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Holiday Inn, Alexander Platz! Ottimo Rapporto qualità prezzo per chi vuole visitare Berlino!

Prima tappa: Olympiastadion di Berlino, grazie all’efficiente rete di mezzi pubblici berlinesi (sempre in orario e puliti anche se i convogli hanno decisamente qualche anno di troppo) in quaranta minuti siamo allo Stadio.

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Fermata della metro: Olympiastadion!

La vista dell’edificio è stata per me una emozione indescrivibile, un sogno che ogni giorno da 10 anni mi accompagnava, quello Stadio ha suscitato in me ricordi incredibili, i Mondiali del 2006, Cannavaro che alza la coppa al cielo, Caressa che urla per quattro volte :”Siamo campioni del mondo!”, la testata di Zidane, il gol di Materazzi… insomma capite bene che un conto è vedere tutto questo da dietro uno schermo ed un conto è andare direttamente lì dove tutto è accaduto.

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Si va a Berlino Beppe! Olympiastadion in tutta la sua magnificenza!

Dopo una breve visita ripartiamo alla volta della seconda tappa del nostro tour Berlinese: La Porta di Brandeburgo!
Piccola curiosità per arrivare alla Porta abbiamo preso una metro la U55, che ha la particolarità di avere solo tre fermate ed il conducente deve scendere ogni volta ad ogni capolinea per poi ripartire :D!
Insomma fuori dalla metro ci si pone davanti la maestosa Porta di Brandeburgo, che si erge stupenda e sublime visione, imponente.

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Porta di Brandeburgo!

Tutto intorno area pedonale, foto di rito e passaggio al di sotto, ci dirigiamo verso il Reichstag il palazzo del parlamento tedesco che si trova poco distante, camminando poche centinaia di metri, sulla destra.

Prima di arriva al parlamento, piccolo stop al memoriale dei Sinti e dei Roma, che rappresentano spesso un pezzo di storia dimenticato nella memoria collettiva, ma vittime, al pari degli altri, della follia del nazionalsocialismo tedesco.

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Memoriale dei Sinti e dei Roma

Ma ecco a noi il Reichstag, enorme a dir poco, stupendo simbolo della potenza tedesca, orgoglio nazionale e patriottico, gigantesche bandiere sventolano fiere per tutto il palazzo, la cupola domina sull’edificio dando un particolare effetto di luci, tutto intorno un enorme parco si staglia all’orizzonte, il Tiergarten, il cuore pulsante di Berlino.

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Il Reichstag in tutta la sua magnificenza!

Al centro del Tiergarten a due chilometri esatti dalla Porta di Brandeburgo si trova la Colonna Vittoria, stupenda statua che svetta al centro di una enorme rotonda e brilla alla luce del fioco sole Berlinese.

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Colonna Vittoria, nel cuore del Tiergarten

Per chi ha tempo sicuramente vale la pena andare a vederla anche solo per passeggiare lungo il Tiergarten che è ricco di storia (memoriale seconda guerra mondiale, memoriale di Bismarck, ecc…) e di verde.

Dopo le consuete foto di rito si riparte alla volta del memoriale dell’Olocausto che raggiungiamo grazie al bus 100 che ci permette inoltre di vedere le attrazioni appena descritte sotto un’altra prospettiva, passandovi proprio nei pressi.

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Memoriale dell’Olocausto

Il memoriale dell’olocausto, si presenta come un luogo freddo, centinaia di blocchi di cemento di grandezza crescente sono disposti in modo ordinato a creare un labirinto, un labirinto per l’anima ed il cuore che si perde nei meandri della scultura.
All’interno si avverte la solitudine, l’angoscia, poi si guarda avanti e si vede la fine dei blocchi, la luce in fondo al tunnel, quella stessa luce che metaforicamente parlando lo scultore deve avere immaginato per tutte le vittime dell’Olocausto come speranza di una vita migliore.

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Labirinto del memoriale del muro di Berlino

Dentro al Memoriale c’è il museo, testimonianza struggente di quello che fu, rappresentazione indelebile dell’orrore e degli sbagli commessi dal nazionalsocialismo, in quel luogo si avverte la morte, le testimonianze dei sopravvissuti permettono di capire la gravità di ciò che è stato, insomma un’ultima tappa per questo primo giorno veramente toccante ed impegnativa anche sotto il profilo emotivo.

Tornati in albergo, finalmente meritato riposo.

 

SECONDO GIORNO

Il secondo giorno inizia presto, alle ore 8 si è già fuori, la tabella di marcia prevede molti punti di interesse e dobbiamo fare in fretta!
Prima tappa alla Mercedes-Benz Arena che si trova nel cuore della Berlino Est.

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Mercedes-Benz Arena, vista frontale!

L’edificio è facilmente raggiungibile con la metro di superficie ed è qualcosa di veramente sorprendente, uno stadio abnorme su cui svetta una gigantesca scritta celebrativa, immediatamente di fronte si trova la East side Gallery, una parte del muro di Berlino nella quale sono presenti dei murales e dove è stato consentito a writers e pittori di ricoprire con l’arte un ricordo brutto della storia della città.

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Famoso murales dipinto sull’East side Gallery.

Tuttavia, sono rimasto molto deluso dallo stato di manutenzione del monumento, il 90% del muro era transennato per evitare che i turisti lo imbrattassero e questo ha peggiorato, a mio modo di vedere, la bellezza del monumento che in se è carico di storia e di avvenimenti importanti per la città.

Dall’East side Gallery decidiamo di avvicinarci alla stazione delle metro attraverso un bus di periferia ed è qui che mi rendo conto della incredibile efficienza dei mezzi pubblici berlinesi, poiché sul pannello informativo era riportato che il bus sarebbe arrivato alle ore 9:03 ed alle 9:03 eccolo preciso in fermata, ci tengo a precisare che anche tutte le altre reti sono al pari livello, ma qui mi è particolarmente balzato all’occhio poichè si trattava di un bus assolutamente periferico!

Prossima tappa zoo di Berlino, la visita è lunga, lo zoo è molto grande e ricco di animali, ben tenuti, ben nutriti in grandi gabbie spaziose, gli zoo non mi piacciono particolarmente, ma devo dire che in questo caso ne valeva davvero la pena, la varietà delle specie era veramente enorme, lo zoo è diviso in zone e per visitarle tutte occorrono diverse ore e buone gambe.

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Entrata dello storico Zoo di Berlino

Dopo lo zoo tappa all’acquario di Berlino, poco distante, enorme varietà di specie: marine, anfibie e rettili, un vero e proprio santuario dell’acqua, suddiviso in diversi livelli divisi per specie o per razza.

Dopo l’acquario direzione obbligatoria al Duomo di Berlino presso la Museum Island.

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Vista frontale del Duomo di Berlino!

Il Duomo è enorme sia fuori che dentro, maestosa struttura imponente che sovrastata ogni cosa nelle vicinanze, le cupole attirano l’attenzione del turista, l’interno è sfarzoso, i dipinti di sublime qualità e pregevole manifattura.

Dopo aver visitato i vari piani dell’edificio ed affrontato circa 8 piani di scale oltre ad uno stretto cunicolo, degno dei migliori libri di Dan Brown, sono arrivato alla veduta panoramica del Duomo che da una vista spettacolare sulla città!

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Vista sulla Torre della Televisione e sul Palazzo Rosso, dal Duomo di Berlino

Una volta ammirato il panorama e scattato qualche foto, ho fatto ritorno al pian terreno, prossima direzione: la Cripta.

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Una delle tante bare monumentali presenti nella Cripta

La Cripta contiene i resti funerari delle varie casate nobiliari tedesche, la varietà di urne e bare artistiche è veramente impressionante da vedere assolutamente!

Ultima tappa, meritato riposo in albergo.

TERZO GIORNO

Il terzo giorno si è aperto all’insegna della pioggia e della stanchezza, il giorno prima era stato veramente molto intenso ed un cedimento era assolutamente legittimo.
Tuttavia non ci perdiamo d’animo, prima tappa al Museo di Pergamo, sempre all’Isola dei Musei, facilmente raggiungibile in tram dall’Alexanderplatz.

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Fila chilometrica sotto la pioggia per accedere al Museo di Pergamo

Il vero problema che ci si è palesato davanti è stata la fila gigantesca, sotto la pioggia abbiamo atteso pazientemente il nostro turno per oltre tre ore e finalmente intorno alle 13 siamo riusciti ad entrare nel museo nel museo!

Immediatamente dentro ci si è innalzata di fronte la maestosa Porta di Ishtar, ammirevole e sgargiante.

Il museo era ricco di opere Assiro-babilonesi nella parte inferiore, mentre in quella superiore erano presenti reperti archeologici appartenenti all’arte islamica, museo veramente molto bello anche se una parte, quella dell’altare di Pergamo è chiusa fino al 2019 per ristrutturazione, in poche parole siamo andati a visitare il Pergamon ed era inaccessibile l’altare dal quale prende il nome :(.
Insomma, dopo due ore di visita, abbiamo abbandonato il Museo di Pergamo e abbiamo raggiunto il Museo di Storia naturale di Berlino!

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Un museo interattivo, coinvolgente, ricco di storia e reperti di ogni tipo, vi invito a visitarlo se avete qualche ora in più, anche perchè è piuttosto economico (6 euro).

QUARTO GIORNO

Ultimo giorno a Berlino! Appena finita colazione, abbiamo lasciato per prima cosa i bagagli in reception e poi immediatamente in strada per completare il nostro tour, prima tappa al Checkpoint Charlie.

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Un tempo questo monumento era uno dei punti di passaggio tra Berlino Est e Berlino Ovest, oggi è una simpatica attrazione turistica dove poter scattare qualche foto anche in compagnia di uomini in divisa americana d’epoca.
Poco distante si trova il museo del Checkpoint Charlie, all’interno vi è narrata tutta la storia del muro di Berlino, della sua importanza e della sua inutilità, vengono descritti i tentativi di fuga di migliaia di persone, le torture, le manifestazioni di piazza, l’abbattimento del muro, la libertà.
Un museo a dir poco caotico ma che racchiude in se veramente molti anni di storia della città di Berlino, da vedere assolutamente.

A circa un chilometro dal Museo del Checkpoint Charlie, si trova il museo ebraico di Berlino, ultima tappa del nostro viaggio, nonchè, stupendo edificio d’epoca recentemente ristrutturato.

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Il museo presenta la storia degli ebrei Askenaziti e delle loro tradizioni pluricentenarie. All’interno del museo c’è una mostra permanente e una rappresentazione architettonica che si articola in un labirinto a tre vie che conducono in altrettanti rispettivi luoghi di interesse: spicca su tutti, la stanza dell’Olocausto, luogo simbolo, della sofferta permanenza degli ebrei berlinesi, tuttavia, anche qui ci sono pochissimi riferimenti al nazionalsocialismo e le descrizioni di questa parte di storia sono frammentarie e poco esaustive.

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Memoriale del silenzio.

Posso concludere dicendo che il museo è una pietra miliare, un fiore all’occhiello per un appassionato di storia, da vedere assolutamente!!
Finita la visita al museo ebraico di Berlino concludiamo la nostra visita con un bel Currywurst fumante, che nel freddo polare di quei giorni ci ha fatto davvero bene!

In conclusione Berlino mi è rimasta nel cuore per la sua bellezza, per il suo fascino, per la sua pulizia ed ospitalità, per i luoghi di interesse e per la sua Storia.
Chissà se il futuro ci farà nuovamente rincontrare, per il momento restano i ricordi ma nessun rimpianto, arrivederci Berlino!!

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Si torna a casa!

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