Inauguro quest’oggi questa nuova rubrica scrivendo una recensione su un libro storico che ho avuto il piacere di leggere per l’università e che mi ha colpito, nel bene e nel male, notevolmente.
Il libro in questione è “Radioso Maggio” Come l’Italia entrò in guerra, edito dalla casa editrice il Mulino ed in vendita, nuovo, a 15 euro.
Il libro contiene circa 180 pagine e parla di un periodo di tempo molto limitato, nel quale lo scrittore si sofferma sui punti salienti e maggiormente emozionanti, che è il maggio radioso o per meglio dire il lasso di tempo che è compreso tra i mesi antecedenti al patto di Londra, siglato il 26 Aprile 1915 e l’intervento armato italiano a fianco delle forze dell’Intesa.
Antonio Varsori, lo scrittore, è un professore di Storia delle relazioni internazionali e direttore del Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e studi internazionali dell’Università di Padova.
Varsori avvalendosi di numerose fonti ha redatto un testo privo di argomenti soggettivi, in terza persona e basandosi sui meri fatti storici che hanno condotto all’entrata in guerra dell’Italia durante il primo conflitto mondiale, Varsori nel libro rispolvera vecchissimi dibattiti, diatribe tra ministri degli esteri di varie nazioni, tiene col fiato sospeso il lettore fino all’ultimo giorno, quello della definitiva entrata in guerra.
Varsori parte a ritroso, torna all’epoca Giolittiana, ne descrive brevemente i pregi ed i difetti, ma è molto bravo a non perdere di vista l’argomento principale, il maggio radioso, l’entrata in guerra dell’Italia.
Lo scrittore in realtà inizia a parlare dei colloqui tra le varie potenze internazionali con l’Italia, solo nel secondo capitolo, nel quale si accennano eventi storici riguardanti lo scoppio della prima guerra mondiale ed il sistema di alleanze internazionali che scatta non appena ci sono le prime mobilitazioni di truppe al confine, l’Italia in tutto questo, come evidenzia Varsori, ne rimane neutrale.
La prima parte di questo libro (fino al capitolo tre) è la più complessa da affrontare, i dialoghi tra ministri degli esteri, diplomatici, regnanti e presidenti sono molto fitti e complessi, riportati dettagliatamente dallo scrittore e richiedono una conoscenza pregressa dell’argomento.
Varsori, inoltre, molte volte non descrive dettagliatamente tutti i personaggi che appaiono e che vengono riportati all’interno del libro e questo rende la lettura di difficile comprensione.
Tuttavia i primi capitoli di questo libro ci fanno ripercorrere i momenti salienti dell’entrata in guerra dell’Italia: l’abile doppiogioco del duo Sonnino/Salandra che mentre discutono per la neutralità con le forze dell’Alleanza, prendono accordi in gran segreto con le potenze dell’Intesa per l’intervento armato, le richieste italiane agli imperi centrali ed all’Intesa, la mobilitazione preventiva dell’esercito e il riarmo della popolazione.
Insomma una prima parte macchinosa e noiosa per il libro di Varsori che tuttavia, a mio parere, da il meglio di se nella seconda parte con le vicende: di Quarto, D’annunzio e tutte le congetture diplomatiche e politiche sul suo discorso, le preoccupazioni sui futuri equilibri nel mare adriatico, l’ostilità dell’opinione pubblica neutralista, le dimissioni di Salandra e tanto altro.
Non è mia intenzione spoilerare il libro ma parlare più in generale, mettendo in evidenza pregi e difetti, tuttavia, alcune osservazioni di carattere tecnico andavano evidenziate per poter scrivere una recensione quanto più comprensibile possibile.
In conclusione posso affermare che il libro è molto gradevole e relativamente facile da leggere, si consiglia una pregressa conoscenza del momento storico e degli argomenti trattati, tuttavia alcune parti possono risultare estremamente contorte e difficili, consiglio di prestare particolare attenzione a questi tratti, poichè li ritengo molto importanti.
Scheda
Pregi: Sintesi, descrizione accurata di numerosi eventi storici, facilità di lettura della gran parte del testo, esperienze in prima persona dei protagonisti
Difetti: Difficoltà di lettura in alcune parti specifiche del testo, assenza di descrizione di alcuni dei protagonisti, troppe fonti, mi sarebbe piaciuto leggere anche il parere dello scrittore man mano che si affrontavano i diversi temi del testo.
Giudizio complessivo: Ottimo libro, adatto ad un pubblico universitario con una conoscenza pregressa dell’argomento trattato, molto utile se si vogliono approfondire le situazioni che hanno portato l’Italia a schierarsi per le forze dell’Intesa durante la prima guerra mondiale. Consigliato vivamente.