Salvatore Quasimodo

Vita e opere

Salvatore_Quasimodo_1959

Salvatore Quasimodo nacque a Modica nel 1901, e durante l’infanzia seguì in varie località siciliane gli spostamenti del padre ferroviere. Nel 1919 si trasferì a Roma per frequentare il Politecnico, ma dovette rinunciare a laurearsi per problemi economici. Nel 1926 trovò un lavoro al Genio civile e fu inviato a Reggio Calabria e poi, nel 1929, a Firenze. Nel 1941, per l’apprezzata traduzione dei lirici greci, venne nominato “per chiara fama”, professore di letteratura italiana al conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Nel 1942 pubblicò, Ed è subito sera, dopo la seconda guerra mondiale si allontanò dall’Ermetismo poiché si convinse che la poesia non dovesse rivolgersi a una ristretta cerchia di lettori, ma coinvolgere un pubblico più vasto e affrontare problematiche sociali e civili.

Nel 1959 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Quasimodo morì a Napoli nel 1968.

 

Acque e terre (1930)

In Acque e terre quasimodo raccoglie 25 liriche, composte tra il 1920 e il 1929, che hanno carattere autobiografico. Venati di un sentimento di pessimismo di fronte al tempo che passa, i temi sono legati alla sua esperienza personale, come la nostalgica rievocazione dei luoghi dell’infanzia, l’amore per una donna, il rapporto con Dio e con la natura.

Sul piano stilistico si colgono ancora influssi del linguaggio pascoliano e dannunziano, ma risuonano anche echi leopardiani, ed è forte la vicinanza ai simbolisti francesi, per il frequente uso dell’analogia, del simbolo e della sintassi nominale.

 

Giorno dopo giorno (1947)

Giorno dopo giorno è la seconda raccolta pubblicata da Quasimodo dopo la seconda guerra Mondiale; riflette la svolta della sua produzione poetica, dalla piena adesione all’Ermetismo a una concezione della poesia meno intimista, più corale e più accessibile, vicina al neorealismo. Il verso si fa più disteso e lineare, più discorsivo, la parola riacquista il suo valore concreto e immediato, anche se il tono diventa talvolta retorico e magniloquente. I temi di questa nuova poesia sono tratti dalle problematiche storiche e sociali del tempo.

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