Focus
Anno: 27/29 luglio 1830 (inizio) – Marzo 1831 (fine)
Partecipanti: Rivoluzionari e società segrete francesi, Italiane, polacche e belghe.
Dove: Francia, Italia, Polonia, Belgio.
Località: Ducato di Modena, Parigi, Bologna, Marche, Reggio, Parma, Bruxelles, Varsavia.
Perchè: Si cercava di ottenere una nuova costituzione o l’indipendenza nazionale.
Obiettivi: Ottenere l’indipendenza nazionale, ottenere una nuova costituzione, scacciare i monarchi coercitivi.
Risultati: Il moto rivoluzionario francese porta alla capitolazione di Carlo X ed all’elezione di Luigi Filippo d’Orleans, in Polonia il moto rivoluzionario viene represso dallo zar di Russia Nicola I, in Belgio il moto rivoluzione riesce ad ottenere l’indipendenza dai Paesi bassi, nei ducati italiani i moti vengono repressi con la forza dagli austriaci.
Nomi da ricordare:
- Francesco IV (Duca di Modena);
- Ciro Menotti (carbonaro modenese);
- Carlo X (Re di Francia);
- luigi Filippo d’Orleans (Re di Francia dopo Carlo X);
- Nicola I (Zar di Russia);
Date da Ricordare:
- 1824: Salita al trono di Carlo X in Francia ;
- 25 luglio 1830: Colpo di stato di Carlo X in Francia;
- 27/29 luglio 1830: tre gloriose giornate di Parigi;
- 9 agosto 1830: incoronazione del re di Francia Luigi Filippo d’Orleans;
- 25 agosto 1830: rivoluzione Belga;
- 29 novembre 1830: Rivoluzione Polacca;
- gennaio 1831: proclamazione dell’indipendenza polacca;
- 8 settembre 1831: lo Zar Nicola I di Russia riconquista la Polonia;
- 5 febbraio 1831: Francesco IV fa arrestare i rivoluzionari carbonari modenesi;
- 26 febbraio 1831: si forma a Bologna un governo provvisorio delle Province Unite;
- Marzo 1831: Gli austriaci ripristinano le monarchie nei ducati italiani.
Descrizione
Una nuova ondata rivoluzionaria investì l’Europa nel 1830. Nel 1814 si era insediato sul trono di Francia il fratello di Luigi XVI col nome di Luigi XVIII.
Il nuovo re, aveva deciso di concedere una nuova Costituzione che prevedeva, accanto alla Camera di nomina regia, una Camera elettiva su base fortemente censitaria.
Alla morte di Luigi XVIII prese il suo posto nel 1824 suo fratello Carlo X.
Il 25 luglio 1830 Carlo X tentò un colpo di stato emanando quattro ordinanze che scioglievano il parlamento e censuravano la stampa.
A questo punto, Parigi insorse, dal 27 al 29 luglio 1830, per tre giorni (Trois glorieuses), il popolo si scontrò con le truppe regie, ma alla fine Carlo X fu costretto alla fuga.
I moderati monarchico-liberali offrirono così il trono a Luigi Filippo, duca d’Orleans e discendente da un personaggio di spicco della rivoluzione.
Il 9 agosto 1830 venne eletto Re dei francesi per volontà popolare.
Fu eletto successivamente un parlamento più ampio di quello precedente e votò una Costituzione che garantiva il controllo del parlamento sul re e la laicità dello Stato.
Il 25 agosto 1830 a Bruxelles scoppiò una rivolta che rapidamente si diffuse nelle province belghe dei Paesi Bassi, essi rapidamente si dichiararono indipendenti.
La Francia di Luigi Filippo si schierò a difesa della nuova nazione che sarebbe stata riconosciuta dalle altre potenze europee nel gennaio 1831.
Tuttavia, la più drammatica delle insurrezioni scoppiò il 29 novembre 1830 a Varsavia, dopo mesi di combattimenti nel gennaio del 1831 fu proclamata l’indipendenza della Polonia dalla Russia.
Lo zar a questo punto decise di inviare l’esercito che ripristinò la monarchia l’8 settembre 1831, giorno in cui Varsavia cadde e il paese fu “russificato” ed inizò l’emigrazione dei patrioti verso l’Europa, in particolare la Francia.
A Modena due carbonari, Enrico Misley e Ciro Menotti, sperarono di coinvolgere lo stesso duca Francesco IV d’Asburgo-Este, ma questi dapprima fu disposto ad appoggiare i rivoluzionari ma poco prima dello scoppio della rivoluzione il 5 febbraio 1831 li fece arrestare dalle truppe borboniche.
Tuttavia, il moto rivoluzionario scoppiò ugualmente e coinvolse molti ducati tra cui:
- Bologna
- Marche
- Modena
- Reggio
- Parma
In brevissimo tempo tutta l’Emilia Romagna ne fu coinvolta e il 26 febbraio a Bologna ssi formò un governo provvisorio delle Province Unite.
Il moto rivoluzionare fu però sconfitto nel marzo del 1831, dalle truppe regolari austriache che ripristinarono le monarchie sui troni.
Anche l’ondata rivoluzionaria del 1830-31, come quella già del 1820-21, impresse una svolta irreversibile nel processo di smantellamento degli assetti del congresso di Vienna.
Erano nate due Europe: l’una sul modello liberale e borghese che faceva riferimento a Francia e Gran Bretagna; l’altra era l’Europa delle monarchie conservatrici, guidata da Austria e Russia.
Malgrado ciò un nuovo soggetto politico era apparso per la prima volta sulla scena, le masse popolari urbane: la piccola borghesia, gli artigiani, gli operai.
Infine l’ondata rivoluzionaria, sperimentando nuove modalità di lotta politica, aveva decretato la crisi irreversibile delle società segrete.