Focus

Anno: 1810 (inizio) – 1821 (fine)

Partecipanti: Rivoluzionari e società segrete Argentine, Brasiliani, Venezuelani, Colombiani, peruviani, Cileni, Uruguagi, Paraguagi, Boliviani, Creoli, Messicani.

Dove: Nuova Spagna, Nuova Granada, Perù, Colombia, Argentina, Brasile, Messico, Venezuela, Uruguay, Paraguay.

Perchè: Si voleva ottenere l’indipendenza dai funzionari regi che cercavano di far rispettare le decisioni e gli interessi della madrepatria.

Obiettivi: Ottenere l’indipendenza nazionale.

Risultati: Al termine dei moti rivoluzionari in America latina, ottennero l’indipendenza dalla madrepatria tutti gli Stati che si ribellarono.

Nomi da ricordare:  

  • Ferdinando VII (Re di Spagna);
  • Creoli (bianchi nati in America);
  • Simon Bolivar (eroe latino americano. fondatore della Grande Colombia);
  • Josè de San Martin (rivoluzionari del sud America, liberatore del Cile e del Perù);
  • Giovanni VI (re del Portogallo);
  • Augustin de Iturbide (generale dei rivoluzionari creoli del Messico);

Date da Ricordare:

  • 1811: Proclamazione dell’indipendenza del Vicereame della Nuova Granada;
  • 1819: liberazione di Venezuela e Colombia da parte di Simon Bolivar;
  • Tra il 1824 e il 1831: Ottengono l’indipendenza: Bolivia, Colombia, Venezuela, Ecuador, Cile, Perù, Argentina, Uruguay, Paraguay;
  • 1822 Proclamazione dell’impero del Brasile;
  • 1822: Proclamazione ad imperatore di Augustin de Iturbide in Messico;
  • 1824: Proclamazione della Repubblica federale del Messico.

Descrizione

All’inizio del XIX secolo, l’America latina, ad eccezione della piccola frazione di territorio della Guyana Francese e Olandese, era controllato da Spagna e Portogallo, attraverso funzionari regi che amministravano le colonie.

In questo contesto, priva di potere politico effettivo, ma dominante dal punto di vista economico e sociale, era la componente dei Creoli, cioè i bianchi d’America.

I Creoli, avevano iniziato a manifestare tendenze rivoluzionarie, riprendendo le idee della giovane nazione degli Stati Uniti d’America e della Francia.

Il primo obiettivo dell’elite creola fu di liberarsi dal controllo amministrativo e dalla crescente pressione fiscale imposta dalla Spagna.

Nel 1811 fu proclamata a Caracas l’indipendenza del Vicereame della Nuova Granada, ma con la caduta di Napoleone, tuttavia, Ferdinando VII si reinsediò sul trono e riprese il controllo sulle colonie.

Nel 1816 ripresero le lotte per l’indipendenza con un importante elemento di novità: il leader indiscusso di questa fase, Simon Bolivar, infatti, riuscì a coinvolgere nella guerriglia indios e meticci.

L’eroe dell’indipendenza latino-americana nel 1819, dopo aver liberato Venezuela e Colombia, proclamò la nascita di un grande stato indipendente: la Grande Colombia.

Un altro importante protagonista della lotta nelle colonie spagnole del Sud America, fu Josè de San Martin, che liberò Argentina, Cile e Perù e si era ricongiunto con Simon Bolivar in Ecuador.

Fra il 1824 e il 1831 nacquero numerosi Stati separati:

  • Bolivia (che prese il nome da Simon Bolivar);
  • Colombia;
  • Venezuela;
  • Ecuador;
  • Cile;
  • Perù;
  • Argentina;
  • Uruguay;
  • Paraguay.

america latina

Questo moto rivoluzionario fu dapprima sostenuto da Gran Bretagna e Stati Uniti che successivamente, per evitare la creazione di un grande Stato Creolo, decisero di intervenire per ostacolarne la nascita.

I moti rivoluzionari più rappresentativi, tuttavia, riguardarono Brasile e Messico.

In Brasile, quando Napoleone occupò il Portogallo, la famiglia reale portoghese si rifugiò in Brasile, dove rimase ben oltre la caduta di Napoleone.

In questo periodo il re Giovanni VI concesse al Brasile lo statuto di “regno”, rispondendo in parte al desiderio rivoluzionario di indipendenza della società brasiliana.

Nel 1822, tuttavia, il re fu costretto a concedere al figlio Don Pedro, l’amministrazione del Brasile, ma egli, attuando un colpo di stato, si proclamò imperatore del Brasile, rendendo il paese indipendente dal Portogallo.

In Messico i primi a prendere l’iniziativa, approfittando dell’isolamento delle colonie spagnole dalla madrepatria, provocato dalle conquiste napoleoniche, furono meticci e indios, fra il 1810 e il 1815. Scoppiò immediatamente una rivolta sociale contro i creoli che sfociò in una guerra civile.

I Creoli riuscirono a prevalere su meticci e indios e nel 1822 proclamarono un loro generale, Augustin de Iturbide, imperatore del Messico.

Nel 1823, un golpe militare cancellò l’effimero impero di Iturbide preparando la proclamzione, nel 1824 della Repubblica federale del Messico.

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