Il nostro Istante con la Storia di oggi riguarda, niente di meno che Marco Polo, considerato uno tra i più grandi esploratori e viaggiatori di tutti i tempi, ma è davvero così?
In realtà Marco Polo, che nasce da una famiglia di mercanti veneziani il 15 settembre 1254, non è da considerarsi un vero e proprio esploratore, gli esploratori sono altri, sono quelli che gli permisero di raggiungere la Cina attraverso la via della seta nel 1274, quelli che avevano già percorso quella strada e combattendo contro predoni e avversità di ogni tipo, l’avevano resa più o meno praticabile.
Perchè dovete sapere che Marco Polo, all’epoca del suo viaggio verso l’oriente, aveva un’età compresa presumibilmente tra i 12 e i 19 anni e non era troppo incline a viaggi avventurosi, come testimoniano le sue difficoltà durante il percorso da Venezia a Pechino.
Marco Polo però fu un genio, a differenza di tutto gli altri esploratori e viaggiatori, lui fu il primo che descrisse il viaggio attraverso la via della seta in un libro, divenuto celebre come il Milione (soprannome che gli veniva affibbiato negli ambienti veneziani), ma che in origine era stato intitolato “Divisiment dou monde“.
Marco Polo descrisse l’Asia, territorio pressocchè inesplorato e ricco di pietre preziose e denari, mai vinto nel corso della sua storia dalle potenze occidentali che da sempre ne bramano ricchezze e terre, la descrive con particolare accuratezza nei dettagli durante gli anni della sua prigionia a Genova, grazie anche al prezioso contributo di Rustichelllo da Pisa conosciuto in prigione che diede forma scritta alla sua descrizione.
Marco Polo dunque è diventato celebre, non tanto per il viaggio in se, quanto per tutto quello che è riuscito a vedere ed a descrivere durante la sua permanenza in Cina, una volta arrivato nel 1274 infatti, con il padre Niccolò e con lo zio Matteo, entrò immediatamente nelle grazie del Kubilai Khan e ne divenne addirittura ambasciatore, restò in Cina per 17 lunghi anni, lontano dalla sua terra e lontano dalla sua famiglia.
Il Khan lo ricoprì d’oro e gli affidò diverse missioni ufficiali, in terre anche molto pericolose che, tuttavia, Marco Polo portò a termine con coraggio e determinazione, tanto da essere lasciato libero dal Gran Khan per poter tornare a Venezia e la raggiunse nel 1295, dove, ormai, era stato quasi dimenticato da tutti, poichè si pensava che fosse morto, o durante il viaggio, o nella permanenza alla corte del Kubilai Khan.
Nel 1298 si Marco Polo fu coinvolto in una battaglia navale tra Genovesi e veneziani che si contendevano l’egemonia sui traffici commerciali per l’Asia e fu arrestato.
Durante il suo periodo di prigionia, come si è detto, decise di mettere nero su bianco la sua avventura in un libro che resterà alla Storia come uno dei più intriganti, avventurosi e geniali dell’ultimo millennio: Il Milione.
Marco Polo dunque non fu di certo un avventuriero, non fu di certo un esploratore, Marco Polo fu un abile descrittore, un viaggiatore, un acuto osservatore della realtà che lo circondava, un uomo dalle mille risorse che grazie ad una serie di circostanze favorevoli, oltre al suo innegabile talento è riuscito ad arrivare a compiere quest’impresa.
Marco Polo si spense l’8 Gennaio 1301 a Venezia, le sue spoglie andarono perdute a seguito della ricostruzione della chiesa di San Lorenzo dove riposava, all’inizio del 500.
Del suo corpo si perse ogni traccia, ma il suo nome rimase scolpito nella dura pietra della Storia!
Questo è Un altro istante con la Storia, Grazie ci vediamo domani!